domenica 13 maggio 2012

Battesimo boliviano


Un mese dopo il mio arrivo a Cochabamba ho avuto la fortuna di essere invitata ad un battesimo.

La cerimonia religiosa in chiesa è una cerimonia collettiva, vengono battezzati molti bambini contemporaneamente, da una quarantina ad un centinaio. Nelle feste boliviane, come il battesimo o il matrimonio, il festeggiato ha vari padrini: quello della musica, quello della torta, quello delle decorazioni, quello delle bevande e così via; onguno con un compito specifico.

Dalla chiesa di Quillacollo, cittadina vicina a Cochabamba, dove si è svolta la cerimonia religiosa, ci aspettano 40 minuti di Trufi (furgoncino che ha 8-9 posti a sedere) per arrivare alla casa della famiglia del battezzato. Il viaggio si trasforma in un complicato esercizio di equilibrismo, dal momento in cui ci viene detto che la madrina della torta ha avuto un contrattempo e ci ritroviamo in nove nel trufi, ognuno con una torta (senza scatola) sulle ginocchia. Il tutto diventa ancora più arduo dal momento in cui la strada diventa sterrata e le battute sulla sorte delle torte si sprecano...

Quando arriviamo alla casa - tutte e nove le torte intatte - ci ricevono tutti calorosamente. I genitori e i padrini del bambino, accolgono gli invitati ponendogli coriandoli bianchi sulla testa, come simbolo di buona fortuna, usanza a cui si risponde allo stesso modo. la musica tradizionale fa da sottofondo mentre ci viene offerta la cena, a base di carne, quattro varietà di patate e insalata, il tutto accompagnato da birra e chicha, bevanda che deriva dalla fermentazione non distillata del mais e di altri cereali. Una piccola quantità di Chicha o di birra viene sempre versata a terra in onore della Pachamama, la madre terra, prima di bere il resto.
Alla festa ci sono moltissime persone, tutte le famiglie del vicinato e moltissimi bambini. Anche in questa occasione non mancano i cani, presenti in ogni angolo di Cochabamba, che ci guardano con la speranza che condividiamo il nostro cibo con loro, prima di essere scacciati dai proprietari di casa.

Juan Diego ha 1 anno, lunghi capelli neri e occhi neri, indossa un completo bianco con un cravattino nero, passa tutta la serata avvolto nel coloratissimo aguayo di sua mamma e osserva silenzioso gli invitati. Dopo la cena i genitori del bambino ballano la cueca, una danza tradizionale praticata in gran parte dell'America Latina, con i vari padrini e madrine.
Momento centrale della serata è la cerimonia dell'uma rutucu, che in Quechua significa "taglio dei capelli". Tale cerimonia simboleggia la "nascita sociale" del bambino e prevede che la madrina (o il padrino) dell'uma rutucu tagli la prima ciocca di capelli al bambino e lasci un'offerta in denaro, la somma di denaro depositata non può essere superata dagli altri invitati. I genitori del bambino posano coriandoli sulla testa della madrina in simbolo di allegria e buona sorte e le offrono un bicchiere di birra. In seguito, con precedenza alle varie madrine e padrini del battezzato, ogni invitato taglia una ciocca di capelli al bambino e lascia un'offerta in denaro come buon augurio per il suo futuro. Al termine della cerimonia viene contato il denaro e messo nell'aguayo che la mamma del bambino indosserà per il resto della festa.
Dopo il taglio delle torte, tra un ballo e un brindisi a base di chicha, la festa continua fino a notte fonda...
La Bolivia è anche questo, quando un giorno che sembrava un sabato qualunque, passato a traslocare dopo un mese vissuto in una famiglia boliviana, ti riserva d'un tratto l'inaspettata fortuna di partecipare ad una cerimonia così importante. Poter vedere e assaporare le tradizioni boliviane da vicino, essere accolta calorosamente e invitata dai presenti a ballare le danze tradizionali, brindare con la famiglia... tutto ciò ha reso intenso ed affascinante poter partecipare a questo bautismo boliviano. Tra le tante cose mi rimarranno impressi nella memoria i grandi e profondi occhi neri di Juan Diego che, nonostante molti raccontassero dei pianti che sono soliti fare i bambini mentre gli vengono tagliati i capelli, è rimasto tranquillo per tutta la cerimonia, stretto a sua mamma, osservando chi gli tagliava le ciocche mentre una pioggia di coriandoli bianchi gli ricadeva sulla fronte.

1 commento:

  1. sicuramente una bellissima giornata. Avrei voluto assistere al trasporto delle torte.....
    saluti e al prossimo racconto

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